venerdì 4 aprile 2014

Troppo breve per non riflettere!



La vita! Che cosa non si farebbe per viverla più a lungo! Eppure, nonostante l'impegno, i sacrifici e gli sforzi per riuscirvi, nessuno di noi è in grado di trattenerla; essa è come un vapore che appare per un istante e poi svanisce.
"Mentre non sapete quel che succederà domani! Che cos’è infatti la vostra vita? Siete un vapore[a] che appare per un istante e poi svanisce." Giacomo 4:14
La vita dell'uomo è troppo breve per non riflettere sul suo significato, sulla sua importanza, sul suo scopo.
Perché viviamo? Da dove veniamo? Dove stiamo andando? Sono questi i grandi interrogativi a cui uomini e donne di tutti i tempi hanno cercato di rispondere attraverso la scienza, la filosofia, l'arte, la musica, la religione e persino studiando le stelle.
Venti secoli fa, un uomo di Nazaret di nome Gesù disse:
"Io sono venuto perché gli uomini abbiano la vita e l'abbiano in abbondanza".
"Il ladro non viene se non per rubare, ammazzare e distruggere; io sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza." Giovanni 10:10
 Ecco la risposta che va oltre la domanda!
Gesù è venuto per offrire la vita piena ed abbondante di cui noi abbiamo bisogno, Egli l'ha offerta attraverso il martirio e l'ha donata per te e per me.
Gesù non si è sacrificato per farti pesare colpe o rimorsi.
Il suo messaggio per te è solamente amore.
Proprio come sulla croce apre oggi le sue braccia per difenderti, per proteggerti e per donarti da oggi la vita eterna. Quella vita per cui sei stato creato, quella che non finirà mai.
Tocca a te scegliere.
Gesù ti chiede solo di non voltargli le spalle rendendo vano il suo sacrificio.

Non aspettare ancora.
Gesù ti ama da morire.

sabato 8 marzo 2014

8 Marzo 2014 - Dio benedica tutte le donne!

Elogio della donna virtuosa

Una donna virtuosa chi la troverà? Il suo pregio sorpassa di molto quello delle perle.
Il cuore di suo marito confida in lei, ed egli non mancherà mai di provviste.
Lei gli fa del bene, e non del male, tutti i giorni della sua vita.
Si procura lana e lino e lavora gioiosa con le proprie mani.



È simile alle navi dei mercanti: fa venire il suo cibo da lontano.
Si alza quando ancora è notte, distribuisce il cibo alla famiglia e il compito alle sue serve.
Posa gli occhi sopra un campo e lo acquista; con il guadagno delle sue mani pianta una vigna.
Si cinge di forza i fianchi e fa robuste le sue braccia.
Sente che il suo lavoro rende bene; la sua lucerna non si spegne la notte.
Mette la mano alla rocca e le sue dita maneggiano il fuso.
Tende le palme al misero e porge le mani al bisognoso.
Non teme la neve per la sua famiglia, perché tutta la sua famiglia è vestita di lana rossa.
Si fa dei tappeti, ha vesti di lino finissimo e di porpora.
Suo marito è rispettato alle porte della città, quando si siede tra gli anziani del paese.
Fa delle tuniche e le vende, e delle cinture che dà al mercante[a].
Forza e dignità sono il suo manto, e lei non teme l’avvenire.
Apre la bocca con saggezza e ha sulla lingua insegnamenti di bontà.
Sorveglia l’andamento della sua casa e non mangia il pane di pigrizia.
I suoi figli si alzano e la proclamano beata, e suo marito la loda, dicendo:
«Molte donne si sono comportate da virtuose, ma tu le superi tutte!»
La grazia è ingannevole e la bellezza è cosa vana; ma la donna che teme il Signore è quella che sarà lodata.
Datele del frutto delle sue mani, e le opere sue la lodino alle porte della città.

Proverbi 31

venerdì 14 febbraio 2014

San Valentino - L'Amore vero contro la sensualità



Semplici riflessioni sull'amore nel giorno dedicato agli innamorati. Condividere i principi del vero amore non è mai stato così importante come nel nostro tempo. In una società frettolosa e superficiale, sostenere un amore duraturo e profondo,abbiamo bisogno di tempo, di pazienza e di coraggio. Dedico le seguenti considerazioni a tutti quelli che credono nell'amore autentico e divino.
Con tutto l'amore,
Saverio Corsini

lunedì 27 gennaio 2014

Dov'era Dio o dov'era l'uomo? - Giornata mondiale della Shoah

Davanti ad una realtà così cruda e orrenda le parole sembrano svuotarsi di contenuti ed ogni tentativo di spiegazione appare presuntuoso e pretestuoso. 
Molti si sono chiesti dov'era Dio ad Auschwitz, mentre altri si sono chiesti dov'era l'uomo mentre si commetteva tanta efferata malvagità. In fondo, le camere a gas non le ha costruite Dio ma persone assetate di gloria e di potere, così come sono stati uomini e non Dio a prendere la decisione di sterminare un'intera razza. 
Tuttavia, difficilmente si trovano risposte soddisfacenti agli orrori che ci ha consegnato questa pagina nera della storia. Le atrocità vissute nel Lager spinsero Primo Levi verso lo scetticismo religioso e affermare: “ C'è Auschwitz, quindi non può esserci Dio”. Queste parole pronunciate nel contesto di un campo di concentramento sembrano alquante legittime, ma in un contesto più ampio, è illogico affermare che l'esistenza di Dio si possa stabilire sulla base di particolari eventi e circostanze. 
Se il male, la sofferenza o la morte fossero la prova per dimostrare la non esistenza di Dio, allora il bene, la gioia e la vita avrebbero tutto il diritto di dimostrare esattamente l'opposto. Piuttosto di sondare l'insondabile rischiando di giudicare delle realtà più grandi di noi, forse bisognerebbe umilmente riconoscere le immancabili colpe di cui noi tutti esseri umani ci siamo macchiati non solo nei confronti di Dio, per avere violato la Sua Legge, offeso la Sua Persona e inquinato il Suo creato, ma anche nei confronti di nostri simili. Qualcuno ha già dimenticato gli orrori di guerra in Ruanda con oltre mezzo milione di persone trucidate? Temiamo di sì. Non si tratta di un lontano evento di guerra del 1915-18, ma di un genocidio della storia recente. Tutto questo induce a credere che nonostante gli uomini e i governi cambiano, il cuore dell'uomo resta fondamentalmente sempre lo stesso. Come credenti escludiamo categoricamente di puntare il dito contro i nostri simili o su Dio, preferiamo invece assumerci le nostre responsabilità confessando a Lui il nostro peccato, in modo da ricevere il Suo perdono e un cuore nuovo per diventare portatori di pace e di speranza in un mondo che ne ha disperatamente bisogno. Se la storia suddivisa in tante piccole particelle e frammenti di vita quotidiana non fa altro che ripetersi, il nostro grido e la nostra preghiera a Dio è che egli ci aiuti a cambiare la nostra vita in modo da poter cambiare in meglio la nostra storia.

E.N.  

domenica 12 gennaio 2014

Le ingiustizie della vita

Mai come in questi ultimi mesi, i conflitti sociali si stanno evidenziando sempre di più: manifestazioni in piazza, proteste, malumore diffuso, senso di pessimismo generalizzato, lamentele continue...
Qualsiasi mezzo di comunicazione non fa altro che rimarcare le solite notizie: l'economia va male, i guadagni non bastano per andare avanti, c'e una “casta” di persone che sta meglio di un altra...
E tutto questo non fa altro che alimentare l'invidia nei confronti del prossimo, di chi “apparentemente” sembra stare meglio di noi, nonostante, secondo i nostri metodi di giudizio, crediamo che non meriti quella serenità economica e di lavoro.

E viene anche spontaneo dire o pensare: ma guarda un po’ quella persona, nonostante quante ne ha fatte o dette, eppure gode di ottima salute e sta anche bene finanziariamente!
Oppure guarda quel politico, guarda quell'imprenditore, guarda quel dirigente quanto ha rubato, quanto ha sfruttato...eppure sta sempre li...e sta meglio di prima!
E il commento successivo, inevitabilmente, diventa:

...ma Dio le vede queste cose?
Perché non interviene? Perché non fa giustizia?

Visto che abbiamo “tirato in ballo Dio”, cerchiamo di dare una risposta a questi interrogativi andando alla Parola di Dio, cioè la Bibbia che (ovviamente) ha già affrontato questo argomento in più parti, ma soffermiamoci sul Salmo 73 che sembra essere una “fotografia” precisissima di questi tempi.
Per esempio, al versetto 3 e 4, coloro che sono definiti “malvagi”, ovvero chi non conosce o rispetta Dio, sembra che stiano bene in tutti gli aspetti della loro vita. Anzi, proseguendo nella lettura, c'é un crescente elenco di situazioni dove si evince che più ci si comporta male e meglio si vive! Addirittura si può arrivare alla conclusione che lo stesso autore del salmo si lamenti del “comportamento” di Dio che lascia correre e non interviene!
Tutto questo, rischia di mandare in crisi anche i cosiddetti cristiani, che come dice il versetto 2 corrono il pericolo di farsi coinvolgere in tutti questi meccanismi di invidia!
Ma la svolta arriva al versetto 17, quando l'autore si ferma e fa delle considerazioni più ampie, comincia a vedere tutto da un'altra angolazione...comincia a vedere con gli occhi di Dio!
E gli ultimi versetti questa volta sono un elogio alla potenza di Dio che ha il pieno controllo di ogni situazione, anche della più ingarbugliata, della più impossibile, della tua e della mia, che ai nostri occhi é IRRISOLVIBILE!
Non guardiamo quello che accade intorno a noi, ma soprattutto non utilizziamolo come pretesto per giustificare i nostri insuccessi o al peggio incolpando Dio!
Solo Dio può esercitare la sua giustizia, che é la migliore, la più equilibrata!
Gli ultimi 2 versetti, sono la nostra ancora di salvezza in un mondo che sta andando alla deriva, e che ci danno la certezza che il nostro Dio é un Dio giusto, e che la cosa migliore per noi é quella di rimanere vicino a Lui, sapendo che ha il pieno controllo di ogni cosa!
La vita, così, assume un altro sapore...




Dio ci benedica!

Scritto da Alberto Tricarico

giovedì 19 dicembre 2013

Buon compleanno Gesù!


“Tanti auguri a te… e la torta a me!”, così canticchiamo spiritosamente ai nostri amici o parenti, davanti la loro bella torta con le relative candeline.
Di solito ci preoccupiamo anche di far loro un bel regalo… E allora perché, quando è il compleanno di Gesù, i regali li vogliamo noi da Lui?
Da un recentissimo sondaggio su tutto il globo è risultato al primo posto come personaggio più conosciuto di tutti i tempi (da non confondere con Babbo Natale), seguito da Napoleone, Maometto ed Hitler.
A parte questa piccola curiosa parentesi, se noi siamo “cristiani” e Gli organizziamo ogni anno tutto questo popò di festa, per il Suo “Natale”, come possiamo presentarci a mani vuote?
Sì, ma che rompicapo cercare un pensierino per Chi, pensiamo, abbia proprio tutto!
“Sotto tutti i cieli, ogni cosa è mia”, disse Dio a Giobbe.
Vi scrivo questo articolo proprio per darvi una dritta su ciò che ancora non ha e che desidera con tutto Se Stesso!
Perciò eccovi una lista di alto valore, ma che è abbordabile da tutti, anche in tempi di crisi economica, perché è a euro 0:
- Proverbi 23:26 “Figlio mio, dammi il tuo cuore.”
- Giosuè 22:5 dice di avere in cura e di mettere in pratica i Suoii comandamenti, di tenervi stretti a Lui e amarLo con tutto il vostro cuore e la vostra anima.
- Apocalisse 14:7 “Temete Dio”, (ovvero rispettatelo, onoratelo, amatelo e dateGli gloria!)
- Michea 6:8 afferma che Dio vi ha fatto conoscere ciò che è bene, quindi vi chiede (Dio) di praticare la giustizia, amare la misericordia, e camminare con Lui.
- Salmo 50:23 “Chi mi offre il ringraziamento, mi glorifica, e a chi regola bene il suo comportamento, io farò vedere la mia salvezza.”
- Salmo 40:6-10 “Tu non gradisci sacrifici ed olocausti… Dio mio, desidero fare la Tua volontà, i tuoi insegnamenti sono nel mio cuore… Racconterò a tutti della Tua fedeltà, della Tua salvezza e della Tua verità.”
Nei Vangeli ci insegna ciò che desidera davvero: amare, perdonare, sostenere, benedire!
- In 1Samuele15:22 vediamo che il Signore gradisce che si ubbidisca alla Sua voce, più che ricevere grandi sacrifici o presenti.
La nostra intera vita è il dono più gradito per Dio.
Lui ci ha progettati nel Cielo e ci ha invitati quaggiù,per avere una relazione d’amore e di dipendenza reciproca quotidiana (Salmo 139).
Ha disegnato un progetto di vita stupendo per ognuno di noi e quando (a causa del nostro disinteresse per Lui), ci troviamo nei guai, ci ha preparato comunque una via d’uscita fantastica, per mettere tutto in ordine e ripristinare il nostro rapporto d’amore con Lui.
Lo ha fatto facendoci un regalo, il più bello, il più costoso, il più incomparabile di tutti!
La nascita, la vita, la morte e la resurrezione di Gesù. (Giovanni 3:16) Dio ci ha tanto amato, che ha “dato” Gesù Cristo, affinché chiunque creda in Lui, non muoia, ma abbia vita eterna.
Il regalo che Gesù ha fatto non passa mai di moda, in quanto eterno, nessuno penserebbe di riciclarlo, perché è già a disposizione di tutti, e rifiutarlo sarebbe da folli, visto che è l’unico biglietto per vivere felici per sempre.
I magi portarono in dono a Gesù oro, incenso e mirra.
Nella Bibbia ci sono molteplici significati assegnati a ciascuno di questi elementi.
Per me l’oro rappresenta l’immenso valore della purezza, la Sua maestà e la Sua Dignità regale, per questo il regalo più prezioso che ho per Lui è la mia vita, il mio amore e la mia totale devozione.
L’incenso è il profumo della mia lode, del mio canto e della mia adorazione, del mio eterno ringraziamento.
La mirra si usava per imbalsamare i morti, e in qualche modo, curava ed onorava l’amato involucro terreno, quindi mi insegna a custodire, onorare, santificare ed offrire interamente il mio corpo, le mie emozioni e la mia volontà, a Lui che abita in me, come fossi la “sua casa” (1Corinzi 6:19-20 Non sapete che il vostro corpo è il tempio dello Spirito Santo che è in voi e che avete ricevuto da Dio? Quindi non appartenete a voi stessi.
Poiché siete stati comprati a caro prezzo. Glorificate dunque Dio nel vostro corpo.”)
Buon compleanno, Gesù, e grazie di esistere – tutti i giorni.
Il mio regalo è renderTi tutto ciò che ho e che sono.
Buon compleanno di Gesù “in” tutti voi…
Benedizioni, salute e prosperità vi raggiungano.
Con tutto il mio amore,
Pastora Francesca Miolli Corsini