lunedì 27 gennaio 2014

Dov'era Dio o dov'era l'uomo? - Giornata mondiale della Shoah

Davanti ad una realtà così cruda e orrenda le parole sembrano svuotarsi di contenuti ed ogni tentativo di spiegazione appare presuntuoso e pretestuoso. 
Molti si sono chiesti dov'era Dio ad Auschwitz, mentre altri si sono chiesti dov'era l'uomo mentre si commetteva tanta efferata malvagità. In fondo, le camere a gas non le ha costruite Dio ma persone assetate di gloria e di potere, così come sono stati uomini e non Dio a prendere la decisione di sterminare un'intera razza. 
Tuttavia, difficilmente si trovano risposte soddisfacenti agli orrori che ci ha consegnato questa pagina nera della storia. Le atrocità vissute nel Lager spinsero Primo Levi verso lo scetticismo religioso e affermare: “ C'è Auschwitz, quindi non può esserci Dio”. Queste parole pronunciate nel contesto di un campo di concentramento sembrano alquante legittime, ma in un contesto più ampio, è illogico affermare che l'esistenza di Dio si possa stabilire sulla base di particolari eventi e circostanze. 
Se il male, la sofferenza o la morte fossero la prova per dimostrare la non esistenza di Dio, allora il bene, la gioia e la vita avrebbero tutto il diritto di dimostrare esattamente l'opposto. Piuttosto di sondare l'insondabile rischiando di giudicare delle realtà più grandi di noi, forse bisognerebbe umilmente riconoscere le immancabili colpe di cui noi tutti esseri umani ci siamo macchiati non solo nei confronti di Dio, per avere violato la Sua Legge, offeso la Sua Persona e inquinato il Suo creato, ma anche nei confronti di nostri simili. Qualcuno ha già dimenticato gli orrori di guerra in Ruanda con oltre mezzo milione di persone trucidate? Temiamo di sì. Non si tratta di un lontano evento di guerra del 1915-18, ma di un genocidio della storia recente. Tutto questo induce a credere che nonostante gli uomini e i governi cambiano, il cuore dell'uomo resta fondamentalmente sempre lo stesso. Come credenti escludiamo categoricamente di puntare il dito contro i nostri simili o su Dio, preferiamo invece assumerci le nostre responsabilità confessando a Lui il nostro peccato, in modo da ricevere il Suo perdono e un cuore nuovo per diventare portatori di pace e di speranza in un mondo che ne ha disperatamente bisogno. Se la storia suddivisa in tante piccole particelle e frammenti di vita quotidiana non fa altro che ripetersi, il nostro grido e la nostra preghiera a Dio è che egli ci aiuti a cambiare la nostra vita in modo da poter cambiare in meglio la nostra storia.

E.N.  

domenica 12 gennaio 2014

Le ingiustizie della vita

Mai come in questi ultimi mesi, i conflitti sociali si stanno evidenziando sempre di più: manifestazioni in piazza, proteste, malumore diffuso, senso di pessimismo generalizzato, lamentele continue...
Qualsiasi mezzo di comunicazione non fa altro che rimarcare le solite notizie: l'economia va male, i guadagni non bastano per andare avanti, c'e una “casta” di persone che sta meglio di un altra...
E tutto questo non fa altro che alimentare l'invidia nei confronti del prossimo, di chi “apparentemente” sembra stare meglio di noi, nonostante, secondo i nostri metodi di giudizio, crediamo che non meriti quella serenità economica e di lavoro.

E viene anche spontaneo dire o pensare: ma guarda un po’ quella persona, nonostante quante ne ha fatte o dette, eppure gode di ottima salute e sta anche bene finanziariamente!
Oppure guarda quel politico, guarda quell'imprenditore, guarda quel dirigente quanto ha rubato, quanto ha sfruttato...eppure sta sempre li...e sta meglio di prima!
E il commento successivo, inevitabilmente, diventa:

...ma Dio le vede queste cose?
Perché non interviene? Perché non fa giustizia?

Visto che abbiamo “tirato in ballo Dio”, cerchiamo di dare una risposta a questi interrogativi andando alla Parola di Dio, cioè la Bibbia che (ovviamente) ha già affrontato questo argomento in più parti, ma soffermiamoci sul Salmo 73 che sembra essere una “fotografia” precisissima di questi tempi.
Per esempio, al versetto 3 e 4, coloro che sono definiti “malvagi”, ovvero chi non conosce o rispetta Dio, sembra che stiano bene in tutti gli aspetti della loro vita. Anzi, proseguendo nella lettura, c'é un crescente elenco di situazioni dove si evince che più ci si comporta male e meglio si vive! Addirittura si può arrivare alla conclusione che lo stesso autore del salmo si lamenti del “comportamento” di Dio che lascia correre e non interviene!
Tutto questo, rischia di mandare in crisi anche i cosiddetti cristiani, che come dice il versetto 2 corrono il pericolo di farsi coinvolgere in tutti questi meccanismi di invidia!
Ma la svolta arriva al versetto 17, quando l'autore si ferma e fa delle considerazioni più ampie, comincia a vedere tutto da un'altra angolazione...comincia a vedere con gli occhi di Dio!
E gli ultimi versetti questa volta sono un elogio alla potenza di Dio che ha il pieno controllo di ogni situazione, anche della più ingarbugliata, della più impossibile, della tua e della mia, che ai nostri occhi é IRRISOLVIBILE!
Non guardiamo quello che accade intorno a noi, ma soprattutto non utilizziamolo come pretesto per giustificare i nostri insuccessi o al peggio incolpando Dio!
Solo Dio può esercitare la sua giustizia, che é la migliore, la più equilibrata!
Gli ultimi 2 versetti, sono la nostra ancora di salvezza in un mondo che sta andando alla deriva, e che ci danno la certezza che il nostro Dio é un Dio giusto, e che la cosa migliore per noi é quella di rimanere vicino a Lui, sapendo che ha il pieno controllo di ogni cosa!
La vita, così, assume un altro sapore...




Dio ci benedica!

Scritto da Alberto Tricarico

giovedì 19 dicembre 2013

Buon compleanno Gesù!


“Tanti auguri a te… e la torta a me!”, così canticchiamo spiritosamente ai nostri amici o parenti, davanti la loro bella torta con le relative candeline.
Di solito ci preoccupiamo anche di far loro un bel regalo… E allora perché, quando è il compleanno di Gesù, i regali li vogliamo noi da Lui?
Da un recentissimo sondaggio su tutto il globo è risultato al primo posto come personaggio più conosciuto di tutti i tempi (da non confondere con Babbo Natale), seguito da Napoleone, Maometto ed Hitler.
A parte questa piccola curiosa parentesi, se noi siamo “cristiani” e Gli organizziamo ogni anno tutto questo popò di festa, per il Suo “Natale”, come possiamo presentarci a mani vuote?
Sì, ma che rompicapo cercare un pensierino per Chi, pensiamo, abbia proprio tutto!
“Sotto tutti i cieli, ogni cosa è mia”, disse Dio a Giobbe.
Vi scrivo questo articolo proprio per darvi una dritta su ciò che ancora non ha e che desidera con tutto Se Stesso!
Perciò eccovi una lista di alto valore, ma che è abbordabile da tutti, anche in tempi di crisi economica, perché è a euro 0:
- Proverbi 23:26 “Figlio mio, dammi il tuo cuore.”
- Giosuè 22:5 dice di avere in cura e di mettere in pratica i Suoii comandamenti, di tenervi stretti a Lui e amarLo con tutto il vostro cuore e la vostra anima.
- Apocalisse 14:7 “Temete Dio”, (ovvero rispettatelo, onoratelo, amatelo e dateGli gloria!)
- Michea 6:8 afferma che Dio vi ha fatto conoscere ciò che è bene, quindi vi chiede (Dio) di praticare la giustizia, amare la misericordia, e camminare con Lui.
- Salmo 50:23 “Chi mi offre il ringraziamento, mi glorifica, e a chi regola bene il suo comportamento, io farò vedere la mia salvezza.”
- Salmo 40:6-10 “Tu non gradisci sacrifici ed olocausti… Dio mio, desidero fare la Tua volontà, i tuoi insegnamenti sono nel mio cuore… Racconterò a tutti della Tua fedeltà, della Tua salvezza e della Tua verità.”
Nei Vangeli ci insegna ciò che desidera davvero: amare, perdonare, sostenere, benedire!
- In 1Samuele15:22 vediamo che il Signore gradisce che si ubbidisca alla Sua voce, più che ricevere grandi sacrifici o presenti.
La nostra intera vita è il dono più gradito per Dio.
Lui ci ha progettati nel Cielo e ci ha invitati quaggiù,per avere una relazione d’amore e di dipendenza reciproca quotidiana (Salmo 139).
Ha disegnato un progetto di vita stupendo per ognuno di noi e quando (a causa del nostro disinteresse per Lui), ci troviamo nei guai, ci ha preparato comunque una via d’uscita fantastica, per mettere tutto in ordine e ripristinare il nostro rapporto d’amore con Lui.
Lo ha fatto facendoci un regalo, il più bello, il più costoso, il più incomparabile di tutti!
La nascita, la vita, la morte e la resurrezione di Gesù. (Giovanni 3:16) Dio ci ha tanto amato, che ha “dato” Gesù Cristo, affinché chiunque creda in Lui, non muoia, ma abbia vita eterna.
Il regalo che Gesù ha fatto non passa mai di moda, in quanto eterno, nessuno penserebbe di riciclarlo, perché è già a disposizione di tutti, e rifiutarlo sarebbe da folli, visto che è l’unico biglietto per vivere felici per sempre.
I magi portarono in dono a Gesù oro, incenso e mirra.
Nella Bibbia ci sono molteplici significati assegnati a ciascuno di questi elementi.
Per me l’oro rappresenta l’immenso valore della purezza, la Sua maestà e la Sua Dignità regale, per questo il regalo più prezioso che ho per Lui è la mia vita, il mio amore e la mia totale devozione.
L’incenso è il profumo della mia lode, del mio canto e della mia adorazione, del mio eterno ringraziamento.
La mirra si usava per imbalsamare i morti, e in qualche modo, curava ed onorava l’amato involucro terreno, quindi mi insegna a custodire, onorare, santificare ed offrire interamente il mio corpo, le mie emozioni e la mia volontà, a Lui che abita in me, come fossi la “sua casa” (1Corinzi 6:19-20 Non sapete che il vostro corpo è il tempio dello Spirito Santo che è in voi e che avete ricevuto da Dio? Quindi non appartenete a voi stessi.
Poiché siete stati comprati a caro prezzo. Glorificate dunque Dio nel vostro corpo.”)
Buon compleanno, Gesù, e grazie di esistere – tutti i giorni.
Il mio regalo è renderTi tutto ciò che ho e che sono.
Buon compleanno di Gesù “in” tutti voi…
Benedizioni, salute e prosperità vi raggiungano.
Con tutto il mio amore,
Pastora Francesca Miolli Corsini



venerdì 13 dicembre 2013

La potenza del perdono

Foto icone della Guerra nel Vietman ,vincitrice del premio Pulitzer(1972).


Era l’8 giugno del 1972, quando un aereo bombardò il villaggio di Trang Bang, vicino a Saigon (oggi Ho Chi Minh City ), nel Vietnam del Sud, dopo che il pilota sud-vietnamita scambiò un gruppo di civili che stavano lasciando il tempio, per  truppe nemiche. Le bombe contenevano napalm, un combustibile altamente infiammabile, che uccise e ustionò gravemente le persone a terra. L'immagine scattata in bianco e nero, immortala dei bambini in fuga dalla scena, ed ha vinto il Premio Pulitzer ed è stata scelta come la World Press Photo of the Year nel 1972.
Questa foto ha comunicato gli orrori della guerra del Vietnam in una maniera che le parole non avrebbero mai potuto fare, contribuendo a porre fine ad una delle guerre più controverse della storia americana e successivamente diventando un simbolo della crudeltà di tutte le guerre per i bambini e le vittime civili. Nel centro della foto c’era una bambina di nove anni, che correva nuda lungo la strada, dopo aver tolto di dosso i vestiti in fiamme .
Kim Phuc Phan Thi era con la sua famiglia presso la pagoda per partecipare a una celebrazione religiosa, quando l'aereo li colpì e lei perse diversi parenti nel raid aereo. I bambini che correvano con lei erano i suoi fratelli e le sue sorelle. Ho avuto il privilegio di ascoltare Kim parlare ad un meeting  in Nuova Zelanda  pochi anni fa e, l’anno scorso,  è stato commemorato il 40° anniversario del bombardamento.
Lei disse, guardando indietro, che tre miracoli erano accaduti in quel giorno terribile.
Il primo fù che , nonostante le sofferenti ustioni estese di terzo grado all’arto sinistro, posteriori e laterali, le piante dei piedi non furono bruciate e così lei poteva correre.
Il secondo è stato che, dopo che essere collassata e aver perso conoscenza, il fotografo , Nick Ut , la portò al Barsky Hospital di Saigon.
Il terzo era che, sua madre la trovò più tardi in quel giorno, durante la ricerca dei propri figli .
Kim rimase ricoverata per 14 mesi , e subì 17 interventi chirurgici, fino a quando fu guarita dalle ustioni.
Grata per la cura che lei aveva ricevuto, decise in seguito di studiare medicina, ma faticò tanto per le sue profonde cicatrici fisiche e psicologiche. “Il mio cuore era esattamente come una tazza di caffè nero”, ha  detto: “Avrei voluto morire in quell'attacco con mio cugino. Avrei desiderato morire in quel momento per non poter soffrire più così ... era così difficile per me portare tutto quel peso con quell'odio, con quella rabbia e amarezza” .
Un giorno, quando era studentessa di medicina al secondo anno in Saigon, scoprì un Nuovo Testamento nella biblioteca dell'università , ed impegnò la sua vita nel seguire Gesù Cristo , realizzando che Dio aveva un piano per la sua vita .
Kim non finì mai gli studi di medicina dal momento che il governo comunista del Vietnam la utilizzò come  'la ragazza napalm' (Napalm girl),  come un simbolo di propaganda. Bui Huy Toan, un altro studente vietnamita che sposò nel 1992.

 Lei credeva che nessun uomo avrebbe mai potuto amarla per le sue numerose cicatrici ,ma in seguito studiando a Cuba ,incontrò
Kim e Toan andarono in viaggio di nozze a Mosca. Durante una sosta di rifornimento a Gander,Terranova , lasciarono l'aereo e chiesero asilo politico in Canada, dove gli venne concesso loro di rimanere .
Nel 1994 , l'UNESCO ha designato Kim quale Ambasciatrice di Buona Volontà per la Pace (Goodwill Ambassador for Peace).
Nel 1997 ha fondato la prima Kim Phuc Foundation negli Stati Uniti, con l'obiettivo di fornire assistenza medica e psicologica ai bambini vittime di guerra. Più tardi,altre fondazioni sono state istituite, con lo stesso nome, sotto un'organizzazione ombrello, la Kim Foundation International.
La sua biografia,“The Girl in the Picture”, (La Ragazza nella Foto) fu scritta da Denise Chong ed è stata pubblicata nel 1999.


Nel 2004, Kim ha parlato presso l'Università del Connecticut sulla sua vita e sulla sua esperienza : imparare ad essere 'forti di fronte al dolore' e ​​di come la compassione e l'amore l’hanno aiutata a guarire.
Il 28 dicembre 2009 la National Public Radio ha trasmesso il suo saggio, “The Long Road to Forgiveness”.
Kim Phuc, ora ha 50 anni, e vive vicino a Toronto, in Canada, con il marito e i loro due figli, Thomas e Stephen. Ha dedicato la sua vita alla promozione della pace ed a fornire supporto medico e psicologico per aiutare i bambini vittime della guerra in Uganda, Timor Est, Romania, Tagikistan, Kenya, Ghana e in Afghanistan.



“Il perdono mi ha liberato dall'odio. Ho ancora molte cicatrici sul mio corpo e il dolore è forte quasi tutti i giorni, ma il mio cuore è purificato. Il napalm è molto potente , ma la fede,  il perdono e l'amore sono molto più potenti. 

Non avremmo più la guerra, se tutti potessero imparare a convivere con il vero amore, la speranza e il perdono. Se quella bambina nella foto ha potuto farlo,chiedetevi : Puoi Tu?”  ( - Can you? - Kim Phuc , 2008). 

«Ma io so che il mio Redentore vive e che alla fine si alzerà sulla polvere. E quando, dopo la mia pelle, sarà distrutto questo corpo, senza la mia carne, vedrò Dio. Io lo vedrò a me favorevole; lo contempleranno i miei occhi, non quelli d’un altro; il cuore, dal desiderio, mi si consuma!»
Giobbe 19:25-27

Scritto da Dr. Peter Saunders
Tradotto da Saverio Corsini 

martedì 3 dicembre 2013

PROGETTO FAMILIA ONLUS PUGLIA - FACEBOOK

Vi invitiamo a seguirci sulla nuova pagina Facebook dedicata al Progetto Familia, scoprite le novità legate al nostro nuovo progetto adozioni, cliccate sul bottone sottostante e visualizzare la nostra gallery fotografica...







venerdì 22 novembre 2013

Ma quanto è rock Dio?

La musica è forse il dono di Dio più bello, più usato e più apprezzato sulla terra. Alla musica sono legati, momenti preziosi e indimenticabili della nostra vita. Le canzoni di un tempo determinato, fanno riaffiorare nel nostro animo, ricordi lontani tristi o felici, del nostro vissuto. La nascita o la fine di un amore, di una amicizia o di qualcuno perso per sempre. Ha il potere di distrarci, rallegrarci, intristirci rievocare sentimenti dolorosi fino ad opprimerci.
La musica può condizionare il nostro stato d'animo e perfino le nostre scelte.

Da dove derivano tutto il suo fascino e il suo potere?

La musica nasce in cielo, Dio ne è circondato e ne gode eternamente. Nel libro del profeta Ezechiele, nei capitoli 26,27 e 28 si parla del re di Tiro. La narrazione della sua superbia, della sua ostinatezza, disubbidienza e del giudizio relativo alla sua caduta, altro non sono che un immagine chiara, della descrizione di Lucifero. Nel capitolo 28:13 Dio dice che lui era in Eden, circondato da pietre preziose di rara bellezza, ma anche che ogni sorta di strumento musicale era al suo servizio. Lucifero, (portatore di luce) fu creato da Dio come un cherubino (angelo protettore di altissimo rango), per suonare magnificamente le sue lodi. Proprio il suo ruolo e la sua influenza lo condussero verso l'orgoglio e la rovinosa caduta v.17 <Il tuo cuore si è insuperbito per la tua bellezza; tu hai corrotto la tua saggezza a causa del tuo splendore; IO ti getto a terra>. Il suo golpe fallì e fu cacciato dall'eden riuscendo a trascinare con lui la terza parte degli angeli ribelli, oggi demoni al suo servizio. Il suo unico intento da allora in poi è stato sempre lo stesso, per l'odio nei confronti di Dio la sua vendetta è distruggere quello che Lui ama di più... noi le sue creature i suoi amati figli, che abbiamo ancora il privilegio di accedere alla sua presenza. Satana usa la musica, ancora oggi, come strumento per influenzare enormi masse di persone, ad allontanarsi da Dio e a distorcerne il senso ed il potenziale originale. La bibbia racconta in 1* Samuele 16:14-23 di un re chiamato Saul che, a causa della sua propensione a disubbidire alle parole di Dio, sia per la sua benedizione che per quella del popolo di Israele; era influenzato e torturato da "un cattivo spirito". E' interessante scoprire che, una semplice melodia, suonata da un giovanotto con uno "spirito buono", riusciva a calmarlo e a ristabilire l'equilibrio mentale e la pace del re. Questo giovanotto era il futuro re Davide. Davide era un ragazzo tranquillo, ma anche forte e coraggioso, faceva il pastore e nei momenti in cui il gregge era al sicuro, lui costruiva nuovi strumenti musicali e componeva canzoni (i salmi). La musica ha dunque il potere di liberare dall'oppressione demoniaca?! Dio disse che Davide era un uomo secondo "il Suo cuore". Davide conosceva Dio molto intimamente e lo esprimeva attraverso i suoi scritti musicali, usandoli per riavvicinare ogni uomo a Dio e ripristinare la relazione con Lui, quella stessa relazione che Lucifero interruppe. Oggi attraverso la musica, il diavolo vuole istigare ogni preziosa creatura di Dio, a fare lo stesso. Come una sorta di "pifferaio magico" attirando con l'inganno la gente verso l'inferno. La musica ispirata dal diavolo (che ne conosce bene il potere, attraverso i messaggi subliminali) può portare le persone a compiere azioni terribili, irrazionali e irrimediabili. Lui può influenzare e manipolare la mente, soggiogando l'anima, sede dei sentimenti e della volontà e portandola ad azioni estreme quali: auto-compassione, depressione, pensieri suicidi o omicidi, perversioni sessuali, istigazioni alla violenza, odio razziale e assunzione di droghe ed alcool (vedi rave party). La musica ispirata da Dio guida i miei pensieri alla sobrietà, la mia anima alla pace, il mio spirito alla comunione sublime con Lui.  Il mio corpo sarà ispirato a fare azioni consone ad una mente libera, guidata nella verità dallo Spirito Santo. La tua vita, le tue scelte sono il prodotto di quello che ascolti con le tue orecchie e che viene impresso nella tua memoria. Scegli la colonna sonora della tua vita in base a quello che davvero vuoi rappresentare. Concluderemo quindi che il diavolo è più cool e la musica di Dio è noiosa? Dio non ha preferenze di genere e neanche te le impone. La suoneria del mio cellulare è una canzone Rock cristiana dei Red "Already Over". Fai pulizia dei concetti spazzatura e scegli musica e testi che ti aiutino a costruire una personalità interiore, che faccia dire di te "questo è un figlio/a" secondo il Mio cuore. Salmo 87:7 cantando e danzando diremo: "tutte le fonti della mia gioia sono in Te".
Dai uno smacco al diavolo e fagli sentire che "figata" usare la buona musica per Dio, mentre lui ha perso ogni diritto di goderne.   

pastora  Francesca  Corsini

(Articolo riproposto 2/02/2013)

venerdì 11 ottobre 2013

La generazione del nuovo Rinascimento Spirituale in Italia

Ci interessiamo
dell’inquinamento e di come ogni giorno la vita viene distrutta.

Ci interessiamo
di un mondo pieno di persone, pieno di persone sole.

Ci interessiamo
di tutte le opportunità che sfuggono, perché non si sa come coglierle.

Ci interessiamo
di tutti quelli che bramano la libertà, ma sono schiavi di loro stessi.

Ci interessiamo
della libertà di opinione, per la quale la gente si maledice a vicenda.

Ci interessiamo
di tutto ciò che ti viene offerto per goderti la vita, senza che ti consentano di
godertela davvero.

Ci interessiamo
di chi prende, senza mai dare.

Ci interessiamo
del fatto che tutti vogliono cambiare il mondo, ma pochi vogliono cambiare se
stessi.

Ci interessiamo
di come tu stia lottando per la tua sopravvivenza, senza poter rispondere di
“Sì” alla domanda “Sei felice?”

Abbiamo le risposte che stai cercando, e sappiamo che il cambiamento dovrà
cominciare da noi.
Siamo andati da Lui con le nostre preoccupazioni, perché la Sua
preoccupazione di cambiare il mondo, è più grande della nostra.
Per questo noi preghiamo per il mondo intero. Preghiamo che Lui mandi delle
persone, su questa Terra, che hanno scelto di farsi cambiare da Lui, per
cambiare tutto quello che non va. Gente di Dio.
Una nuova generazione che impegna tutto per conoscerLo, per distinguersi,
per fare la vera differenza, quella che tanto si cerca, ma mai si fa.
Noi ci crediamo. Crediamo che tutto questo sia possibile, partendo dal
cambiare noi stessi. Abbiamo scoperto com’è possibile realizzare il
cambiamento su questo pianeta.
E’ una forza indescrivibile, che viene direttamente dall’Unico e Meraviglioso
Dio.
Questa è la nuova generazione che vuole cambiare le cose.
E ci riusciremo.E tu?
Vuoi davvero cambiarle?...

mercoledì 2 ottobre 2013

Il Presidente del Guatemala dichiara Gesù Cristo come “Signore del Guatemala”

Il Presidente del Guatemala dichiara Gesù Cristo come “Signore del Guatemala”
Un esempio per tutte le nazioni



Il presidente del Guatemala,Otto Pérez Molina, ha dichiarato che “Gesù Cristo è il Signore di questa nazione” durante il primo National Prayer Breakfast. “Oggi nominiamo Gesù Cristo quale Signore del Guatemala e dichiariamo nel Suo nome che ciascuna delle nostre generazioni vivrà in un Guatemala Prospero”, ha detto il presidente mandatario. Pérez Molina ha anche parlato sulla dipendenza da Dio. “Al mattino è davvero dura,quando guardo il primo rapporto su quanti guatelmatechi sono morti il giorno prima a causa della violenza. In questi momenti ciò che dà forza è che tutto è possibile per mezzo di Cristo”, ha detto Perez Molina. Erano presenti anche il Presidente del Congresso Nazionale della Repubblica, Pedro Muadi, e il Presidente della Corte Costituzionale, Héctor Pérez Aguilera. “Essere nella Presidenza è una benedizione che Dio mi ha dato e non posso mancare questa benedizione perchè Dio vuole che io sia lì”, ha detto il presidente. L’ evento tenutosi presso l’Hotel Vista Real ha avuto la presenza dei membri del Congresso degli Stati Uniti Robert Aderholt, e Randy Hultgren, entrambi del partito repubblicano. Aderholt, membro del Congresso per lo Stato dell’Alabama, ha ricordato come hanno iniziato il National Prayer Breakfast in America nel 1953. In quella occasione partecipò l’allora presidente Dwight Eisenhower. “Guatemala sarà luce per le nazioni. Dobbiamo creare ponti tra etnie e culture. Da quando abbiamo iniziato con “Guatemala Prospero” 10 anni fa, abbiamo voluto unire i leaders. Sognamo una trasformazione sociale,e vedremo una generazione di cambiamento”, ha detto Carlos Sandoval, vicepresidente del - Guatemala Prospero, l’ente che ha organizzato il National Prayer Breakfast. (Fonte: CBN Mundo) Le Chiese Cristiane della Pentecoste sono impegnate a raggiungere nella nostra nazione, gli stessi obiettivi, dichiarando “ Gesù Cristo, Signore dell’Italia” e di pregare per tutti quelli che sono le autorità politiche, governative, civili e militari, e vedere finalmente un’ “Italia Prospera”, marcata da una generazione di leaders integri e saggi.

"Esorto dunque, prima di ogni altra cosa, che si facciano suppliche, preghiere, intercessioni, ringraziamenti per tutti gli uomini, per i re e per tutti quelli che sono costituiti in autorità, affinché possiamo condurre una vita tranquilla e quieta in tutta pietà e dignità." 
1 Timoteo 2 1,2

pastore Saverio Corsini presidente delle Chiese Cristiane delle Pentecoste