domenica 26 aprile 2015

21. SUPPOSIZIONI

Illustrazione di Alessia Tricarico
«Ehi, Colton», lo saluto, mentre mi avvicino al cespuglio che sta curando. 

Mi fa un cenno col capo. 

«Ho saputo del Principe» dice. «Bella rogna. Influirà sul piano?» 

«No, è un altro dei suoi soliti capricci, niente di che», taglio corto. In meno si sa della baraonda che sta accadendo, meglio è. O tutti vorranno dire la propria e si sa, la democrazia può essere deleteria, quando c’è un capo. 

«Piuttosto, volevo chiederti chi è che di solito si aggira per il giardino», domando. 

«Intendo, oltre a te, chi passeggia, chi ci lavora…» 

«Beh», risponde, posando la forbice che aveva in mano (se si chiama così, non mi intendo di attrezzi di giardinaggio). «Io sono qui sempre, giorno e notte. Però passano postini, inservienti, cameriere…» 

«Civili?»

«No, i civili non possono entrare nel giardino o nel palazzo senza avere la concessione del Guardiano». 

Ovvio. Come è successo a noi. 

«Tu sei sicuro di conoscere tutti i volti e che siano tutti uomini e donne del Re?» 

«Jensen, proprio perché non sono un semplice giardiniere, sto sempre con gli occhi aperti. Perfino di notte, prima di andare a dormire, in orari non prefissati, faccio un giro per il posto». 

«Un’ultima domanda: chi si è avvicinato agli alberi di mele tra ieri e oggi?» 

Mi rendo conto che, molto probabilmente, vorrebbe sapere il perché di questo interrogatorio. Ma essendo io il suo superiore, non gli è concesso pormi domande… Il che è un sollievo. 

Colton volge il suo sguardo verso il viale alberato di cui gli ho chiesto. 

«Sono passati in molti… La strada è dritta, quindi ti porta velocemente a destinazione. Non mi ha colpito nessuno in particolare». 

«Va bene, grazie Colton. Buon lavoro». 

Lo congedo così, con solo un paio di indizi e supposizioni in più. 

Non può trattarsi di Corallo, o Colton avrebbe notato una persona “nuova”. 

E chi ha commesso l’attentato non può essere uno che è nel Regno, ma uno che è nel Palazzo. 

Il viale alberato è sotto gli occhi di tutti. Quindi deve essere un inserviente o un comune uomo del Re. 

Ma la cosa non mi convince. 

Tutti amano e adorano il Re. 

Certo, dopo il caso di Corallo , può darsi che ci sia un altro traditore. Ma, allora, bisognerebbe guardare agli uomini più vicini a Cedric, un cameriere qualsiasi non avrebbe motivo di volerlo uccidere, comunque non potrebbe mai succedergli. 

Ed Enock deve essersi nascosto sicuramente nel castello stesso o sarebbe stato visto, essendo scappato in pieno giorno. 

Quello che ci serve è una mappa del Palazzo. 

Da questa distanza riesco a vederlo tutto. 

Nella visione di insieme è… Immenso. 

Eppure non riesco ad immaginare che ci si possa nascondere da qualche parte. E’ così luminoso, che l’idea che possa celarsi un nascondiglio o un qualsiasi segreto si rifiuta di rimanere nella mia testa. 

So dove recarmi per trovare una mappa. 

Il Cappellano.

Scritto da Valeria Quarto


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